mercoledì 2 dicembre 2009

Chiuditi Sesamo

Quando si chiude, si apre una finestra.



Mica detto che ci si passi, dalla finestra, comunque.
Intanto però, sei sicuro che non ti mancherà l'aria.

...

Ormai una settimana che mando curriculum, e l'unica risposta che ho ricevuto è stata un convinto nograzie.
Ieri parlavo con una collega, nell'ufficio oresso cui sto onorando-il-contratto, e mentre le dicevo che
"Sono convinto della mia scelta!"
"Sono contento!"
"Ho fatto al cosa giusta!"
sentivo la faccia sciogliersi come il cerone dopo un'ora di riflettori.
Il punto è che non so quali alternative avrei avuto.
Se sei di troppo, l'unica è andarsene prima che ti mandino via.
Non è proprio coraggio, né orgoglio e neppure un'ipertrofica dignità. E' senso drammatico.
La storia ha raggiunto il suo climax, quindi è meglio tagliare, perché da lì in poi sarà solo un naufragare verso il finale. E tanto più a lungo si tirano le cose, tanto più patetiche diventano.

Il problema è che, a differenza dei romanzi e dei film e degli spettacoli, la vita continua anche dopo i titoli di coda.
E non è mica facile ricominciare a raccontare storie appena finita una storia.
Soprattutto se quella storia sei tu.

...

Ma quando chiudi una porta, davvero capita che qualcuno apra una finestra.
Ora, non aspettiamoci che la finestra sia più larga, o comoda, o agibile della porta i questione. Però effettivamente qualcosa capita.
Tutto quello scrivere che ho fatto quasi di nascosto negli ultimi mesi, incastrato tra il rientro sfatto e la sveglia antelucana, tutte quelle idee nei cassetti, tutti quei mipiacerebbe, adesso sono la mia professione.
Un blog di storie, mie ed altrui.
I racconti.
Il teatro per i ragazzi.

Ancora un mese giusto -vacanze a parte- di questo contratto terminale, e nessuna seria prospettiva all'orizzonte. Eppure la contraria in questa casa è tale e tanta, che non si può proprio rimaner fermi...

A

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