lunedì 22 marzo 2010

Si fa presto a dire quattro*

Facciamo il conto: 2+2=... ?



Già, non è esattamente come risolvere un logaritmo.
Ma sono le cose facili che mi fregano, persino più di quelle difficili.

...

A un certo punto, in questi ultimi mesi, sono stato bene.
Scrivevo e lavoravo.
Scrivevo tanto e mi pagavano poco, ma in fondo i soldi non sono un grande problema neppure ora, figuriamoci qualche settimana fa.
La parte interessante era lo scrivere tanto.
Che poi è quello che volevo fare quando ho cominciato a fare il diversamente occupato.

Poi incontro un Tizio o una Tizia, e davanti a una birra

- Cheffai nella vita?

- Scrivo. Tanto.

- Oh. Ti si trova in biblioteca?

- No.

- In edicola?

- Ehm... No.

- In rete?

- Beh, qua e là, certe cose...

Tizio -o Tizia- capisce l'antifona e smette di chiedere ricominciando a bere, sentendosi in imbarazzo per il mio imbarazzo. Quindi lasciamo il tavolo coi bicchieri vuoti e

- Boh?
pensa lui -o lei- mentre

- Boh?
penso pure io.

Se scrivi ma nessuno ti legge, anzi se scrivi ma nessuno ha modo di leggerti, non sei un granché come scrittore. Lì è finito il mio stare bene ed è iniziato lo stare in apprensione.

Fallimento.
Senso di colpa.
Crisi di fiducia.

Sono persino ingrassato, accidenti alle proprietà psicotropiche del cioccolato.

...

A un certo punto, e qusto è stato nel fine settimana appena passato, mi trovo davanti a un'altra birra con un altro Tizio, decisamente più in gamba di me nel far di conto.

- Ma tu cosa vuoi fare?
mi chiede

- Scrivere.

- E cosa fai?
mi richiede

- Scrivo.

- Qundi perché sei... ?
mi richiede ancora, e anche se non finisce la frase è evidente che c'è questo quattro da mettere dopo l'uguale, e che non serviva mica la calcolatrice per arrivarci.

Ochei, per ora mi si legge solo in rete, qua e là.
Forse mi si leggerà sempre solo in rete, qua e là.
Forse è persino troppo, leggermi in rete, qua e là.

Ma per vedermi scrivere basta passare dalla mia scrivania un giorno qualsiasi della settimana, checcacchio.

Quando venite fatemi uno squillo, che metto la birra in fresco.

A

*Beh, non così presto senza aiuto... Grazie Fratello.

1 commento:

  1. io la birra non la bevo (più) quindi vengo senza farti lo squillo in caso, tiè!!!! :o)

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