mercoledì 24 marzo 2010

SteSSo SaSSo SteSSo oSSeSSo

La sua eSSe sibila lecitamente.



La mia invece non ha né il permesso né l'autorità per.

...

Come sempre ebbro d'idee poco pratiche ieri mi registro.
Nulla di complicato, qualche parole davanti alla mia telecamerina da viaggio.
Poi, sempre col sorriso del dodicenne sbronzo in faccia, mi riascolto.

- She shapessshi shillabare la esshe sharebbe shplendido.
mi dico dall'LCD della camerina.

- Che coglione,
mi rispondo dalla sedia dello studio.

Meno male che ho fatto teatro, che ho impostato la voce, che faccio gli scioglilingua sotto la doccia come Bolt fa ginnastica prima delle gare.

Serve una soluzione, altrimenti addio carriera video-radio-palco fonica.
In caso ne avessi mai una, cioè.
La soluzione arriva come sempre banale.

- Fai esercizi. Un paio di milioni abbondanti.
mi dice un amico che insegna appunto dizione.

Al solito, niente bacchette magiche.
Quindi comincio, di buona lena, con SaSSo, SaSSari, SaSSuolo... convinto come sono che dire bene, se proprio non si può dire giusto, sia già una soddisfazione.

...

Non credo di essere arrivato al centinaio di ripetizioni, ancora.
Ma la costanza in qualche modo mi premierà.
Certo, essere nato con la lingua biforcuta aiuterebbe: la TV insegna che quando di qualcuno sai che mente, gli lasci dire quello che vuole e come lo vuole...

A

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