venerdì 22 gennaio 2010

It's a long way home, baby

E' ancora lunga.



Non sono esattamente due passi, da qui a dove si vuole arrivare.
Se poi non si sa di preciso dov'è che si vuole arrivare, tendenzialmente le distenze si allungano.

...

C'è questo tizio che chiamiamo Ci.
E' una brava persona e disponibile, solo che le cose gli scappano subito di mano.
Ha buone intenzioni ma è molto confusionario, quindi
- Non preoccuparti: ci penso io,
se lo dice lui è meno rassicurante di quanto non pensereste.

Ci di mestiere aiuta quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese.
Li ascolta, gli dà una mano concreta. Un pasto caldo e dei vestiti, per intenderci.
Questo lo mette decisamente nella categoria dei "buoni", anche se la sua naturale disorganizzazione a volte porta a piccoli incidenti, che giustifica cone frasi come
- Ma non t'avevo detto di andare Dillà?
oppure
- Ma ancora non l'hai capito che questo te lo portano Diqquà?
con quel tono sgarbato di chi sa di aver sbagliato ma sa anche che nessuno glielo rinfaccerà.
Va da sé che nessuno prima avesse mai sentito dire né Dillà né Diqquà.
Per autoassolversi, Ci regala accondiscendenza fuori luogo a quelle persone che dipendono da lui per mangiare.
Persone a cui è vietato il vaffanculo, per intenderci, pena la sospensione della pagnotta.
Persona che, nel loro disagio, sono deboli esattamente come uno stagista schiavo o un dipendente sobissato dal mobbing.

Beh, ma Ci non è un manager rampante e senza scrupoli.
Lui fa volontariato.
Lo fa per scaricare la frustrazione, ed è un vezzo tutto sommato piccolo, considerato il bene che fa, no?

...

Beh, per me no.
Ci è animato dalla migliori intenzioni di questo mondo.
Lo sono quasi sempre anch'io.
Ma tutte queste belle intenzioni sono fumo nella mia testa se non mi ci metto sopra, se non le scrivo, se non impilo le parole nell'ordine giusto per trasformarle in frasi che abbia senso e dia piacere leggere.
Il lavoro di Ci è rendere un po' di umanità alle persone che non ce l'hanno più: un cammino difficle, che però comincia necessariamente con un
- Buongiorno signore,
cioè con educazione e rispetto. Se mancano, manca il primo passo del suo lavoro quotidiano.

Quanto poi sia lungo in effetti questo cammino, o dove porti, non lo so e forse non mi importa.
Ma mi preoccupa che non lo sappia neppure Ci...

A

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