mercoledì 9 dicembre 2009

Man-at-work

Lavorolavorolavoro.



Oggi la Miacoscienza si è ricordata che avere un contratto da onorare significa che comunque sto lavorando.
Buffo le sia venuto in mente oggi che ho fissato un colloquio di lavoro.

...

Le mail e i CV e le presentazioni piantati nelle caselle di mezzo mondo hanno finalmente dato frutto? Non proprio. In effetti, come spesso capita, è stato il solito passaparola.
L'amico ha detto all'amico che ha detto all'altro amico che ha detto a.
Risultato: colloquio. Non so bene per cosa, ma mi auguro non sia per il trattamento dei rifiuti tossici.

Non sono -per ora- granché agitato, o inutilmente speranzoso, o teso. Mi sento quasi in imbarazzo, per la natura "informale" del contatto.
In ogni caso... Chiedo un giorno di ferie.
Cioè: chiedo un giorno di ferie per trovare un lavoro.
Faccio vacanza per potere in futuro chiedere altre vacanze, ma a una persona diversa da quella a cui le chiedo ora.
Non è proprio un paradosso, però è buffo.

...

Dal punto di vista della Miacoscienza, visto che chiedo le ferie, significa che tutto sommato sto ancora lavorando.
Questo contratto-da-onorare è comunque l'occupazione che ho scelto negli gli utlmi 18 mesi.
Gli stimoli sono quelli che sono, e credo di aver già chiarito in qualche vecchio post che quello che faccio non mi fa sentire come Colombo che scopre l'America...
Però.
Però la Miacoscienza questo mica lo sa.
A sentir lei, se qualcuno mi paga per un servizio, 'sto servizio si merita di averlo.

E come darle torto?
Torno al lavoro, gente. Che per oggi non è capire chi sarò domani, ma ricordarmi chi ero ieri.

A

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