martedì 27 aprile 2010

Eat-the-demon

Ieri notte leggevo Campbell in metrò.



E siccome la metro è un luogo fatale, gli unici altri due tizi sulla carrozza parlavano esattamente di quello che stavo leggendo, pur senza citare Campbell.

...

Periodo intenso.
Giro e non sono sicurissimo di farlo nel senso giusto.
Intanto giro.
E girando, per centrifuga, mi si asciugano i pensieri.
E girando, per vertigine, mi disgustano le idee.
E girando, per inerzia, mi si perde l'ora.

E appunto ieri torno a casa tardi e
- Devi affrontare le tue paure
sento dire a Uno davanti a me in metro.
Non che lo stesse dicendo a me. Parlava a un Altro, che stava con lui.
Però sentirlo mi ha ridestato dal torpore in cui stavo entrando, zuppo com'ero del primo -e inatteso- acquzzone primaverile, e del primo -e inatteso- periodo di frenesia diverso (dis)occupazionale.

- Devi affrontare le tue paure,
stava infatti dicendomi per iscritto Joseph Campbell, col suo stile un po' fanfarone.

- Mangia il tuo demone, e ne avrai le forze,
aggiungeva anche Campbell
- Se ti sta prendendo in giro e si fa un altro, meglio saperlo,
aggiungeva invece quell'Uno, divergendo dal copione mistico che mi stavo immaginando.

...

Uno credo che mollerà la sua tipa, avendo realizzato che forse mettersi insieme a una che la minigonna si vede appena sopra il tanga non è il massimo se vuoi farti una famiglia.

Campbell, dovunque sia, si starà certamente divertendo.

Io invece stanotte ho lavorato aspettando che i capelli si asciugassero.
E stamattina mi sono svegliato presto, per trafficare col telefono e mettere qualche paletto in più nei miei lavori-in-corso. Tutto aveva inspiegabilmente senso. Tutto era inspiegabilmente giusto. Girare era meno sconquassante del solito.

Ho mangiato il demone del mio stress/disinteresse per quello che stavo facendo, che poi era il demone della mia paura di non saperlo fare, che poi era il demone di essere preso per fallente.
Non era un gran boccone, in fondo.
Ma mi ha fatto girare dalla parte giusta, almeno oggi.

O forse sapere che c'è una minigonna libera in città mi ha messo allegria.

Delle due l'una.

A

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